30 maggio 2012

mappe mentali su un foglio di vetro

era da un pò di tempo che volevo provare
l'app iMindMap per iPad ma non trovavo
mai il momento giusto...

così lo scorso week end ho “approfittato”
dei miei nipoti carlo e paolo di 12 e 8 anni
per provare con loro le mappe sul "foglio di vetro"


devo dire che è stato semplice e divertente
e il fatto di  essere  comodamente seduti sul divano
ha reso il tutto molto più rilassante !
  















paolo ha fatto una mappa sui compagni di scuola
mi sono seduta accanto a lui e gli ho chiesto:
raccontami un po’ di loro, come si chiamano?
cosa fanno? quali sono i loro giochi preferiti?

ha cominciato a descriverli cercando con cura 
le parole per esprimere anche le sfumature 
delle diverse personalità




















poter creare la mappa su un schermo touch,
spostando i rami da una parte all'altra con la semplice
pressione di un dito sullo schermo, ha permesso
un’esperienza più interattiva e piacevole
d’altra parte una caratteristica della  mind mapping
è proprio quella della dinamicità e fluidità




la funzione che a paolo è piaciuta  di più è stata quella  
che consente di disegnare direttamente sulla tavoletta
e inserire l’immagine sul ramo


certo i disegni non saranno perfetti 
ma la mappa acquista un tocco di originalità
che la rende molto più attraente 


il giorno dopo abbiamo realizzato una mappa
per studiare la lezione di scienze


da questa prima esperienza ho notato che paolo
ha utilizzato con maggior disinvoltura iMindMap
sul tablet rispetto al computer


guardandolo non ho potuto fare a meno di ricordare
i suoi primi passi e poi progressi come mind mapper ;)

per concludere l’intensa giornata,
dopo gli esercizi con la scrittura "radiale",
non poteva mancare una bella lettura "lineare"
con le storie di geronimo stilton !


Ciao Paolo, alla prossima avventura J



23 maggio 2012

ottimismo : che forma ha ?









questa domanda me la sono fatta ieri pomeriggio
dopo aver visto le opere di rabindranath tagore

mi è bastato fare pochi passi nella gnam
entrare in una sala, girare a destra, scendere qualche gradino
e poi, con l'incanto che solo l'arte può regalare,
ho trovato risposta alla mia domanda



Pessimismo e ottimismo Giacomo Balla, Roma 1923

"E' tutto un equilibrio perfetto" scriveva Balla di questo quadro 
in cui il pessimismo è reso in forme aguzze e nere 
e l'ottimismo in forme circolari e azzurre

e per te l'ottimismo che forma ha?
il suo colore è azzurro?

:)

22 maggio 2012

ottimismo

questo  pomeriggio, nonostante la pioggia torrenziale,
sono riuscita ad arrivare alla Gnam per visitare
la mostra delle opere di Tagore "The Last Harvest"
di cui avevo parlato nel precedente post




















con il biglietto d'ingresso mi è stato fatto omaggio
della bella rivista India Perspectives vol.24 n.2/2010
interamente dedicata alla vita e opere di Tagore





















così tra un quadro e l'altro mi sono immersa nella lettura
per conoscere meglio la sua poliedrica personalità
e qui voglio condividere alcuni passaggi

La ragione e la logica hanno un posto importante nel pensiero di Tagore, ma altrettanta importanza hanno la forza interiore, la fiducia nel proprio sé ed una conoscenza intuitiva. 
Una mente completamente logica è come un coltello fatto di sola lama... Fa sanguinare la mano che lo utilizza. 

Tagore aveva un atteggiamento sempre positivo e orientato all'azione e ci fornisce molte opportunità di riflessione. 
Ho sviluppato una mia interpretazione personale dell'ottimismo. Se non riesco a fare una cosa passando da una porta, la farò passando da un'altra - o sarò io a costruire quella porta. Qualcosa di straordinario avverrà indipendentemente da quanto sia oscuro il presente.

questo messaggio ottimista mi ha fatto molto riflettere
e l'ho ritrovato anche in questo poema illustrato
"The  Night has ended" Baghdad 1932




















E' finita la notte. Spegni la lampada fumante nell'angolo della stanza. Sul cielo d'oriente è fiorita la luce dell'universo: è un giorno lieto. Sono destinati a conoscersi tutti coloro che cammineranno per strade simili.




20 maggio 2012

il linguaggio dell'intelletto e della personalità

Tagore quando scriveva, per correggere le parole e frasi non si limitava a tirarvi sopra una riga, ma “disegnava” cancellature con ampie linee, volute e macchie ben tratteggiate. Il foglio diventava così alla fine interprete ed espressione a un tempo di tensioni, forze, indecisioni, scelte. Da queste procedure, secondo Benodebehari Mukherjee, nacquero verso la metà degli anni Venti le opere grafiche in cui le nuove forme prendevano vita. 





Dipingere per Tagore era una necessità per esprimere se stesso perché, come scriveva a Surendranath Datta in una lettere del 2 novembre 1929: 


Un’ampia parte dell’uomo non può mai trovare espressione di sé attraverso il solo linguaggio delle parole. Per la propria espressione deve perciò trovare altri linguaggi – linee e colori, suoni e movimenti. Grazie alla nostra padronanza di essi non solo rendiamo l’intera nostra natura articulate, ma comprendiamo anche l’uomo in tutti i suoi tentativi di rilevare il suo essere più profondo in ogni epoca e clima… E' dovere di ogni essere umano padroneggiare, perlomeno in qualche maniera, non solo il linguaggio dell’intelletto, ma anche il linguaggio della personalità che è il linguaggio dell’Arte. 


Tagore, influenzato dalla concezione giapponese del rapporto con la natura riteneva che la trasmissione di questo messaggio non potesse avvenire per concettualizzazione. Voleva cioè che le sue creazioni fossero avvicinate dagli osservatori come si fa con la natura stessa e comprese piuttosto per empatia al punto di rifiutarsi di dar loro dei titoli che indirizzassero in qualsiasi modo la lettura dell’osservatore. (...)



tratto da "Tagore e la poesia dipinta" di Gian Carlo Calza 
La Domenica del Sole 24 ore del 13 maggio 2012

P.S.
Per ammirare da vicino le opere di Tagore
segnalo la mostra The Last Harvest presso
La Galleria nazionale d’arte moderna di Roma
(la mostra termina il  27 maggio)



19 maggio 2012

disegnare, immaginare e scoprire

Lise Meitner confinata nel villaggio svedese di Kungalv per via delle sue origini ebraiche, il giorno di Natale del 1938 passeggiava con il nipote Otto Frisch quando, scarabocchiando appunti per riposarsi un po', disegnò su un foglio di carta un cerchio, il nucleo dell'atomo di uranio, e immaginò cosa sarebbe successo se fosse stato colpito da un neutrone: il nucleo si allungava, come una goccia d'acqua, e si assottigliava al centro fino a spezzarsi in due. E rilasciava un'energia immensa. 
Aveva scoperto il meccanismo della fissione nucleare.

17 maggio 2012

organizzare i pensieri

In che modo coltiva le sue ispirazioni ?
Raccolgo appunti su piccole strisce di carta, che poi ammucchio sul pavimento. E' così che organizzo i miei pensieri.
David Brooks

a volte sei distratto ?

qualche utile consiglio !

via learning fundamentals
















p.s.
grazie ad alessia bellezza per la segnalazione :)

13 maggio 2012

ripartire

lo so, è da un po' di tempo che non scrivo
ma, dopo la visita degli amici spagnoli
così intensa e ricca di emozioni,
mi sono presa un po' di tempo per "stare in silenzio"
e cercare nuovi stimoli per continuare il mio viaggio

come sempre in libreria ho trovato la giusta ispirazione !

la casa editrice bollati boringhieri ha inaugurato
da poco una nuova collana "I sampietrini"

«I sampietrini sono i blocchetti di basalto tradizionalmente usati per lastricare le strade e le piazze. Come i sampietrini, le idee non stanno in cielo ma sono la base che ci permette di orientarci e camminare per il mondo. Anni di propaganda ideologica e mediatica hanno reso malferma quella base e confuso i punti di riferimento della conoscenza e dell’impegno civile. (...) Bollati Boringhieri inaugura una nuova collana che, affidando ad autori di fama internazionale la spiegazione di concetti basilari, si propone di ricostruire le strade di un sapere efficace e di un libero confronto pubblico per il XXI secolo»

e così oggi ho scelto il mio "sampietrino"
per riprendere il viaggio e camminare per il mondo 




















Cervello di Alberto Oliverio


:)